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Si ispira alle azioni inconsapevoli di osservare e di essere osservati di cui ci rendiamo protagonisti ogni giorno.Mi sono accorta, grazie a lunghe passeggiate in compagnia del gruppo di volontariato di cui faccio parte, che ancora, come nei secoli scorsi, chi apparentemente sembra essere diverso viene osservato con curiosità. Sembra quasi che il nostro occhio non riesca ad accogliere ciò che percepiamo come altro da noi. Ecco allora che, per una volta, ho voluto mettere le persone che generalmente vengono “osservate” in condizione di “osservare, così, di sfuggita, ci accorgiamo che qualcun altro, a sua volta, ci osserva. Questo impulso che mi ha spinto a creare un ritratto collettivo rendere impossibile la categorizzazione degli individui che abitano l’illustrazione, che la rendono brulicante di vita.Ogni singolo elemento fa parte di un disegno più grande; come un horror vacui o un disegno divino, queste immagini possono comporsi in un grande puzzle, in cui ogni individuo influenza e rimanda al successivo, poiché è esattamente questo ciò che accade nella vita di ogni giorno. Una festa di persone eterogenee, diverse, ma con la consapevolezza di essere diverse eppure perfettamente identiche a tutto il resto dell’umanità; alcuni individui troppo spesso vengono osservati come fossero troppo diversi per essere integrati all’interno di una società che insegue un ideale di un umano utopico, dimenticandosi di chi c’è già, ed è perfetto così com’è.
OBSERVED
This work is inspired by the unconscious actions of observing and being observed of which we become protagonists every day. I realized, thanks to long walks in the company of the volunteer group to which I belong, that still, as in past centuries, those who apparently seem to be different are observed with curiosity. It almost seems that our eye cannot accept what we perceive as other than us.
So, for once, I wanted to put people who are generally “observed” in the position to “observe”, so in passing we realize that someone else is observing us. This impulse led me to create a collective portrait that makes it impossible to categorize the individuals who inhabit the illustration.
Every single element is part of a larger design; horror vacui or divine drawing, these images can come together in a big puzzle, in which each individual influences and refers to the next, since this is exactly what happens in everyday life. A party of heterogeneous people with the awareness of being different yet perfectly identical to the rest of humanity. Some individuals are too often observed as being too different to be integrated within a society that pursues an ideal of a utopian human, forgetting who is already there, and is perfect as it is.