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Baraccopoli_ La Petite Gitane_ Sfanta Victoria L’intenzione è quella di presentare disabilità sociali, che spesso si associano nell’immaginario del benestare collettivo a disabilità fisiche : zingari, senzatetto e i luoghi che questi abitano; sono gli ultimi, i reietti, gli emarginati, relegati in ghetti che trasportano nel reale l’idea di luogo "altro", di invalicabile, distante. Nell'ultimo anno trascorso in Romania ho appreso la rilevanza che ha il diverso nel contesto abituale, arrivando alla conclusione che ci sia da parte di noi Abili, distanti, benestanti, una necessità concreta di confrontarsi con corpi e menti di cui ignoriamo confini e possibilità. In una sorta di meccanismo perverso in cui essi sono alla base della nostra società l'obbiettivo che mi sono preposto stato quello do metterne in evidenza le figure, con fierezza, ricchezza di colori ed espressione, paragonandoli alla scrittura delle Sacre Icone della tradizione Romena. Il fondo dorato li beatifica, li rende i nuovi santi, strappati alle chiese ortodosse, la disabilità diventa punto centrale di osservazione, riflessione, sacralità, corpo beatificato, monito per i viventi che al loro martirio s’inginocchiano.
HIDDEN DISABILITIES
Shanty town- La Petite Gitane_ Sfanta Victoria
The intention is to depict social disabilities which are often associated in the imagination of collective well-being with physical disabilities: gypsies, the homeless and the places they live in; they are the last, the outcasts, the marginalized, relegated to ghettos that carry into reality the idea of place "other", insurmountable, distant.
In the last year I spent in Romania, I learned the relevance of what is different in the usual context, arriving at the conclusion that there is on our part. Skilled, distant, well-off, a concrete need to confront bodies and minds of which we ignore boundaries and possibilities.
In a sort of perverse mechanism in which they are at the base of our society, the goal I set myself was to highlight the figures, with pride, richness of colors and expression, comparing them to the writing of the sacred icons of the Romanian tradition.
The golden background beatifies them, makes them new saints, torn from Orthodox churches, disability becomes a central point of observation, reflection, sacredness, beatified body, warning for the living that kneel to their martyrdom.