Usiamo i cookie per garantirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Navigando su questo sito dichiari di accettare le nostre Cookie Policy & Privacy Policy.
We use cookies to ensure you get the best experience on our website. By browsing this site you agree to our use of cookies Cookie Policy & Privacy Policy.
Il mio pezzo è costituito da una sedia di legno, ricoperta da forme di schiuma espandibile. Un'idea così riconoscibile diventa alienata e insolita. Aggiungendo forme di schiuma la sedia abbandona il suo utilizzo primario diventando inutile per l'individuo e inaccessibile. L'idea che la maggior parte delle cose sia resa accessibile alle persone abili, lasciando molte persone disabili con la sensazione di essere trascurate a causa delle sfide legate all'inaccessibilità. Il modo in cui la schiuma agisce come materiale aiuta a comprendere il concetto del mio lavoro, è quasi come se la schiuma inghiottisse lentamente la sedia mentre reagisce e si indurisce, rendendo l'oggetto sempre più estraneo all'uso quotidiano per entrambi spettatori normodotati e disabili, consentendo a tutto il pubblico di sviluppare un legame personale con quest'opera.
TAKE A SEAT
My piece consists of a wooden chair, which has been covered in forms of expanding foam. An idea something so recognisable becomes alienated and unusual. By adding foam forms the chair discards its primary use becoming useless to the individual and inaccessible. The idea that most things are made accessible for the abled body, leaving many disabled people feeling neglected due to the challenges of inaccessibility. The way in which the foam acts as a material helps with the understanding of the concept of my work, it’s almost like the foam slowly engulfs the chair as it reacts and hardens, making the object become more and more alienated to everyday use for both able bodied and disabled viewers, allowing all audiences to develop a personal connection to this work.