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Premio 2017 "LINGUAGGI COMUNICATIVI TRAMITE LE ARTI VISIVE"
FIRST PRIZE FOR STUDENTS FROM ITALIAN INSTITUTIONS
Studenti/Gruppo:
BEATO Angelica,
Accademia di Belle Arti di Bari | BARI BA ITGUARDA CHE LA LUCE È DEL CIELO
“Guarda che la luce è del cielo” di G. Belloni è il testo a cui è ispirato lo spettacolo teatrale per ragazzi disabili. Arrivare ad accettare la propria diversità, imparare ad apprezzare il corpo che ci è stato donato, escogitare sistemi e attività che ci insegnino ad amare quello che siamo, e che senza dubbio arricchiscano la nostra persona e il nostro animo, sono gli obiettivi che questo progetto ha cercato di raggiungere.Lo sviluppo del progetto parte dalla scrittura di un copione teatrale diviso in otto scene. Ogni scena è composta da brevi dialoghi. Inizialmente l’ambiente scenico apparirà vuoto ed asettico. Successivamente, con l’entrata dei personaggi, la scena comincerà a riempirsi sempre più prendendo forma e colore. L’ingresso di ognuno degli attori sarà esplosivo in quanto, ognuno di essi oltre a recitare sarà, contemporaneamente, attrezzista e macchinista di scena introducendo oggetti e pezzi della scenografia arricchendone l’ambiente.Sono stati stilati tre programmi di laboratorio teatrale per “accompagnare” i partecipanti alla recitazione, alla realizzazione delle scenografie e dell’attrezzeria di scena. Attraverso questi incontri, i partecipanti, saranno messi in condizione di realizzare, se non completamente, almeno in parte tutto quanto necessario per lo spettacolo. Lo spettacolo, messo in scena, sarà esso stesso di orgoglio e gratificazione per tutti i partecipanti.
THE LIGHT BELONGS TO THE SKY
“The light belongs to the sky” by G. Belloni is the masterpiece that has inspired the play for young disabled people. Among the goals of this project there is the acknowledgement of our own body and diversity and the pursuit of a way to love ourselves and who we are, enriching our soul. The project starts writing a script divided in 8 scenes, each of which is made up of short dialogues. At the beginning, the set is cold and empty; later on, due to the entrance of the characters, it will appear more complete and colorful. Moreover the actors’ entrance will be intense and fast as they will both play and introduce objects and pieces of the scenography as proper props and stage technicians. Three theatrical laboratory programs have been created to support participants to act and realize the scenery and the stage equipment. Through these workshops they will be able to realize at least part of the whole set that is needed for the show. Finally the mise-en-scène will be itself the result of pride and satisfaction for all the participants.
